L’area archeologica nota come Acropoli sorge sulla cima della collina di Is Pirixeddus, un alto luogo, non lontano del forte Su Pisu, che dominava sulla città antica e sull’antistante laguna.
Le strutture e i pavimenti in cocciopesto ornati con piccole tessere di colore bianco, scoperti negli anni Cinquanta dello scorso secolo e recentemente restaurati, rappresentano ciò che rimane di un tempio romano del tipo pseudo-periptero sine postico, sprovvisto del distintivo colonnato solo nella parte posteriore.
Costruito nel corso dell’epoca romano-repubblicana (II sec. a.C.), lo spazio templare rimase in uso durante buona parte dell’età imperiale così come traspare dal materiale ceramico rinvenuto durante gli scavi archeologici.
All’area sacra si accedeva attraverso una rampa che partiva dal vicino anfiteatro romano e raggiungeva, occludendo una parte della necropoli punica, la sommità del colle; questa strada monumentale conduceva fino al tempio ed era ornata dalle due grandi statue di leone risalenti alla tarda età fenicia che attualmente sono esposte al Museo Archeologico di Sant’Antioco.
I nuclei topografici principali vengono ripartiti nelle tre diverse sale espositive: la Sala 1 dedicata ai contesti di abitato, la Sala 2 e la Sala 3 ai contesti funerari, rispettivamente delle necropoli degli adulti e del santuario con funzione anche funeraria del tofet.